Diack si dimette dal Cio

L'ex n.1 della Iaaf accusato di aver insabbiato casi di doping russi

1447239198876_463183756.jpgLamine Diack, ex presidente della Iaaf, si è dimesso da membro onorario del Comitato olimpico internazionale (Cio).

Il dirigente senegalese, 82 anni, era stato provvisoriamente sospeso ieri dal Cio, perché indagato dalla polizia francese con l'accusa di aver preso tangenti per coprire le positività di alcuni atleti quando era a capo della Iaaf.

Diack aveva anche rinunciato alla presidenza della International athletics foundation (Iaf), l'organizzazione benefica della Iaaf per lo sviluppo dell'atletica mondiale.

Il senegalese Diack è succeduto nel 2009 all'italiano Primo Nebiolo alla guida della Iaaf e per 16 anni ha tenuto le redini della federazione, che nell'agosto scorso ha eletto come proprio nuovo presidente l'ex campione britannico Sebastian Coe.

Una settimana fa, la magistratura francese ha fatto sapere di aver messo sotto inchiesta Diack per corruzione e riciclaggio. L'accusa a suo carico e' di aver preso una tangente di 200.000 euro provenienti dalla Russia per coprire alcuni casi di doping di atleti di quel Paese, finito nel mirino dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada) e del Cio per lo scandalo del doping di Stato.

Con Diack sono indagati in Francia anche l'avvocato dell'ex dirigente, Habib Cisse, e l'ex direttore del programma antidoping della Iaaf, Gabriel Dolle.

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  • pubblicato11.11.2015
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